Prevenzione e cura dei tumori femminili a Cotonou
Benin
In Africa, il cancro è un problema di sanità pubblica di grande preoccupazione, come ha confermato di recente l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Entro il 2030, il numero annuo di decessi per cancro nei paesi africani potrebbe raggiungere 1 milione, ovvero circa il doppio dei 520.000 registrati nel 2020 (Lancet Oncology). E la maggior parte dei nuovi casi riguarderà le donne, poiché il peso maggiore è dato dai tumori al seno e alla cervice. Secondo il Ministero della Salute del Benin, l’incidenza del cancro raddoppierà entro il 2040, con un forte impatto sulla qualità della vita dei pazienti e un aumento della mortalità. Nonostante questo carico della malattia, in Africa si investe ancora molto poco: è sottorappresentata nella ricerca (tra il 2 e il 3% dei dati genomici disponibili a livello globale) e di conseguenza ha anche meno accesso ai progressi nella medicina in questo campo.
Al fine di invertire questa tendenza e garantire un accesso inclusivo ed equo alle cure anche alle comunità africane, A.Cross - con il supporto del Fondo “8permille della Chiesa Valdese” ha raccolto l’invito della Clinica Universitaria di Ginecologia e Ostetricia di Cotonou per rafforzare la formazione dei medici specializzandi in ginecologia in tecniche chirurgiche di precisione, per evitare l’uso di chemio (molto scarsa) o di radioterapia (assente).




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